Le attività scolastiche del liceo “Cotugno” continueranno ad essere svolte, al mattino, all’interno dell’edificio di via Leonardo da Vinci.
La decisione è stata assunta questa mattina dal presidente della Provincia dell’Aquila Antonio De Crescentiis al termine della riunione che si è tenuta nella sede dell’Ente, a cui hanno preso parte il sindaco Massimo Cialente, la dirigente scolastica Fiorenza Papale, la direttrice dell’Ufficio scolastico provinciale Rossella Parisse, il capo di gabinetto del vice presidente della Regione Fulvio Angelini.
Nel corso dell’incontro, preso atto della mancanza di sedi alternative idonee in città per lo svolgimento delle attività scolastiche, è stato deciso di andare avanti con le attività didattiche al mattino nell’edificio di Pettino fino al prossimo 5 aprile, quando i giudici amministrativi si pronunceranno sul provvedimento cautelare emesso dal presidente del TAR a seguito del ricorso proposto da 32 genitori, 2 insegnanti e 4 alunni della scuola.
Durante la discussione è stato poi approfondito il documento sottoscritto lo scorso 23 marzo dal Consiglio d’Istituto del Convitto “Cotugno” e inviato alla Provincia [potete leggerlo qui], a seguito del decreto emesso dal Tribunale amministrativo. Nel documento viene evidenziata la “necessità assoluta e prioritaria di svolgere le lezioni in orario mattutino per motivazioni didattiche e organizzative della vita degli studenti e di quanti operano nella scuola; a tal proposito tutti i rappresentanti dei genitori riaffermano, come già fatto nella seduta del 10 marzo, che è irrinunciabile che le lezioni si svolgano al mattino in osservanza del diritto all’uguaglianza di trattamento degli studenti del Cotugno”.
“La necessità dello svolgimento delle attività didattiche – si legge ancora nel documento – si sostanzia anche nell’impossibilità, in caso contrario, di svolgere i corsi di recupero interquadrimestrale, peraltro già iniziati, e che costituiscono attività d’obbligo offerta agli studenti in situazione di difficoltà, oltre ai corsi di preparazione alle certificazioni linguistiche e ad altre attività facenti parte dell’offerta formativa che forniamo ai nostri studenti in orario extrascolastico”. Viene inoltre evidenziata “la necessità di assicurare pari trattamento ai lavoratori della scuola e di garantire all’utenza un adeguato standard igienico-sanitario che verrebbe inevitabilmente compromesso nel caso di doppi turni a causa della rotazione negli stessi ambienti di un massiccio numero di utenti in un breve intervallo di tempo”.
Alla luce di queste osservazioni il Consiglio d’Istituto, ha chiesto, in aderenza al decreto del Tar, “di non riadottare soluzioni alternative già praticate in quanto esse risulterebbero ugualmente simicamente inadeguate e non rappresenterebbero nuova e idonea sistemazione dei soggetti ora ospitati nel complesso edilizio in questione”.
“La richiesta del Consiglio d’Istituto, che rappresenta ampiamente la posizione del liceo ‘Cotugno’, esprime nei fatti una larga condivisione della nostra scelta, che oggi confermiamo, tesa a garantire lo svolgimento delle attività didattiche nella migliore condizione organizzativa possibile nell’immediato, in attesa del pronunciamento del prossimo 5 aprile da parte dei giudici amministrativi”, sottolinea il presidente De Crescentiis.
“Nel frattempo sta andando avanti l’iter per l’avvio dei lavori nel corpo F del fabbricato, per i quali abbiamo stanziato 700mila euro; interventi che dovrebbero essere ultimati in tempo utile per l’inizio del prossimo anno scolastico”, conclude.
Cialente: "Non ci sono edifici più sicuri del Cotugno ove trasferire i ragazzi". Intanto, "attendo revisione della verifica di vulnerabilità"
"Questa mattina si è svolta un'ulteriore riunione, volta a comprendere se a L'Aquila, tra tutti gli edifici delle pubbliche amministrazioni, demanio compreso, vi sia una struttura con indice di vulnerabilità sufficientemente alto, e certo più sicuro del Cotugno, ove trasferire, come ventilato dal Presidente del TAR, il Liceo Classico. Non c'è nulla".
Lo ha ribadito il sindaco Massimo Cialente. "Durante la riunione - ha aggiunto il primo cittadino - si è appreso che sia il Collegio dei Docenti all'unanimità (una docente era assente, un'altra ha abbandonato la riunione), sia il Consiglio di Istituto, hanno inviato richiesta al Presidente della Provincia per restare al Cotugno e non fare assolutamente ritorno, cosa che veniva richiesta nel ricorso, ai doppi turni, che hanno già distrutto la vita dei ragazzi per oltre un mese. Ho così appreso che, al contrario di quanto lasciato trasparire nel ricorso, e riportato nel Decreto del TAR, non tutti i docenti hanno firmato il ricorso, né la gran maggioranza dei genitori e studenti maggiorenni. I firmatari sono 2 docenti, 4 studenti e 32 genitori".
Anzi, "sembra che un gruppo di genitori si stia costituendo contro un ricorso presentato da 32 genitori a fronte di oltre 2000. Nel mentre, per le mie responsabilità, attendo la revisione (come da Circolare 617/2009 del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici) della valutazione di vulnerabilità sismica del Cotugno, che auspico avvenga alla luce del protocollo che dovrà essere stilato da ReLuiss (e che spero divenga, come da me proposto, regola nazionale): ricordo agli addetti ai lavori, come ad esempio l'On. Mantini, che presto la Commissione Europea pubblicherà le nuove NTC che, senza fare sciocchi voli pindarici, fisserà la vulnerabilità sismica degli edifici strategici già edificati prima dell'entrata in vigore delle NTC del 2008 allo 0.60. Chiaramente, L'Aquila si batterà per portare questo valore, almeno per le scuole, allo 0.80. Il valore 1, per edifici già realizzati, è pressochè impossibile".
Dovremmo abbattere quasi tutti gli edifici strategici italiani, incalza Cialente. "Non ne avremo mai risorse e tempi; per questo dico che dal 2003 ad oggi, con l'OPCM di Bertolaso, in Italia ci siamo presi in giro; mi limito a questo. Dobbiamo avere la certezza della sicurezza delle vite e dell'integrità fisica di tutti, ovunque. A partire dalle nostre abitazioni, dove vivono, per ore ed ore i nostri figli".
La smentita del Consiglio di Istituto
"Con la presente smentiamo le dichiarazioni del Sindaco Cialente da voi pubblicate in merito alla posizione assunta dal Collegio Docenti e dal Consiglio di Istituto del Cotugno: entrambi si sono pronunciati solo relativamente alla necessità di effettuare la didattica al mattino, ovviamente nel contesto di quanto decretato dal TAR senza aver mai richiesto o affermato di voler restare nella sede di Via L.da Vinci".
Si legge in una nota inviata in redazione da Maurizia Marchetti, a nome del Consiglio di Istituto.
Il Consiglio di Istituto